In questo momento di grande difficoltà economica per il nostro paese e per la popolazione italiana nello specifico, il temine “Risparmio” assume una importanza prioritaria.
Negli ultimi 5 anni, con l’installazione dei mega impianti di produzione Fotovoltaica, Eolica e delle centrali combinate Turbogas a Gas Naturale, la bolletta energetica delle famiglie, delle imprese e delle attività commerciali in generale hanno vissuto un incremento importante non giustificato dalla maggiore abbondanza di energia elettrica sulla rete nazionale a disposizione dei consumatori.
Questo Paradosso è stato generato dalla mancanza di progettualità della Rete Elettrica Nazionale negli ultimi 20 anni, il che ha portato i nostri governi a decidere in fretta e male per poter rispettare gli accordi di Kyoto (Giappone) ratificati il 11 Dicembre 1997 ed entrato in vigore con la ratifica della Russia solo il 16 Febbraio 2005: il trattato prevede l’obbligo di operare una riduzione delle emissioni di elementi di inquinamento (biossido di carbonio ed altri cinque gas serra, ovvero metano,ossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo) in una misura non inferiore al 8% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 – considerato come anno base – nel periodo 2008-2013. Con l’accordo Doha l’estensione del protocollo si è prolungata fino al 2020 anziché alla fine del 2012.
A questo accordo internazionale di più di 55 nazioni, l’Europa autonomamente ha deliberato una direttiva 2009/28/CE del 5 giugno 2009 ponendosi degli obiettivi più ambiziosi al suo interno che prevede la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020, ed ecco che l’Italia si è trovata impreparata perché essa prevedeva:
a) Consumi di fonti primarie ridotti del 20% rispetto alle previsioni tendenziali, mediante aumento dell’efficienza …
b) Emissioni di gas climalteranti, ridotte del 20%, secondo impegni già presi in precedenza, protocollo di Kyoto, ETS (Emissione Trading Scheme) …
c) Aumento al 20% della quota di fonti rinnovabili nella copertura dei consumi finali (usi elettrici, termici e per il trasporto)
Così dal 2012 nel nostro paese si è vissuta una corsa all’installazioni di impianti Fotovoltaici ed Eolici, con conseguente diminuzione dei consumi totali a livello nazionale, fortemente voluta dagli investitori perché ben incentivata dallo stato Italiano attraverso il GSE -Gestore Servizi Energetici.
Tutto questo, come all’inizio detto, anche se ha portato ad un incremento dell’offerta di energia elettrica nella rete nazionale e ad un relativo decremento del costo Materia Prima kwh, dall’altra le misure incentivanti costruite dai Governi e riconosciuti per tramite del GSE, venivano addebitate e spalmate sull’intera popolazioni di Utenti Consumatori siano essi famiglie o imprese, attraverso l’inserimento in fattura o bolletta della Componente A3 – Finanziamento fonti energia rinnovabili...
Se da un lato le quote di costo relative agli oneri di sistema, determinate trimestralmente dall’AEEG, non sono ne cancellabili ne modificabili, dall’altra con l’avvento del Mercato Libero dell’energia elettrica e della maggiore concorrenza tra gli operatori del settore, si è generato una progressiva riduzione del costo Materia Prima kwh.
Questo vantaggio è e può essere raggiunto però, solo se si ha una Buona conoscenza del Mercato Elettrico e dei suoi ambiti oppure ci si affida a Consulenti Energetici (no venditori occasionali o cosiddetti venditori di contratti) che possano valutare il profilo di consumo dell’utente (F1-F2-F3, 2 Fasce, Mono Fascia, ecc.) e scegliere la migliore tariffa che possa favorire lo stesso di un risparmio sostanziale.
Quindi, un RISPARMIO è sempre realizzabile e raggiungibile, ovviamente analizzando in PRIMIS l’ultima fattura di energia elettrica ricevuta, verificando che in essa siano rispettati le direttive dell’AEEG e che i prezzi applicati siano congrui, per poi passare ad altri tipi di intervento come il cambio di fornitore dell’energia, il cambio lampade, installando fotovoltico, sostituendo impianti, ecc..
… raccontaci la tua opinione: cosa ne pensi…?
Mi occupo, da sempre, di Aree Aziendali dove è richiesta una elevata capacità e competenza di gestione delle risorse e sviluppo delle performance.
Da oltre 25 anni nel mondo del lavoro, dapprima come dipendente e quadro, e poi come libero professionista, mi sono occupato sempre di uffici commerciali e la sua rete vendita, di strategia e marketing.
Passando dalla prima creazione dell’ufficio commerciale e rete di vendita, ho seguito come Project Manager la creazione e sviluppo di una New Co. in ambito logistica e spedizione; seguito le attività di Internazionalizzazione di azienda con creazione di una Filiale estera; dapprima Project Manager e poi Direttore Generale di una società di consulenza agli affari internazionali tra Italia e Polonia; venduto come Sales Account nel settore dei servizi Bancari, TLC e Energetici; Founder e Coordinatore di una Rete di Professionisti per le PMI e Area Manager Puglia con compiti di selezione, inserimento, formazione e sviluppo dell’area.
2 Comments
Risparmiare è sicuramente possibile ma deve essere davvero una scelta dell’utente. http://www.cuinte.it/wordpress/2014/06/chi-vuole-risparmiare-la-risposta-non-e-scontata/
Certamente è sempre una scelta del cliente e direi di più, anche consapevole non determinata solo da una forzatura o altro imposta da venditori o pseudo consulenti che hanno altri obiettivi e scopi.
In generale ogni cliente dovrebbe informarsi bene sulla proposta di nuova fornitura ma soprattutto ottenere risconto reale di quanto proposto, come ad esempio l’esibizione di bozze di fatture da dove si evince chiaramente la chiarezza del rapporto di fornitura che andrà ad attivare…