GPL – Gas da Petrolio Liquido o Gas Metano: differenze e opportunità con la CRISI del Gas Russo da analizzare per chi, in questo momento, deve trovare una soluzione al caro bolletta, soprattutto per le Aziende che utilizzano oggi il Gas Metano e ove possibile per le Famiglie.

Cercheremo in questo articolo, di mettere in evidenza le differenze tecniche, di disponibilità e soprattutto di convenienza che riguardano i 2 idrocarburi fossili e che hanno un basso impatto ambientale.

Prima di iniziare diciamo fermamente che, passare dal Gas Metano al GPL significa fare un passo indietro.

In questo momento storico però, potrebbe essere una soluzione da prendere in seria considerazione, se si vuole assicurare la disponibilità del idrocarburo alla propria azienda/casa oltre ad eventuali miglioramenti dei costi e stabili per i prossimi 2-3 anni.

GPL o GAS METANO

Caratteristiche e Trasporto dei 2 idrocarburi

I 2 combustibili hanno peculiarità simili, in quanto trattasi di entrambi allo stato gassoso a pressione ambientale e sono presenti in giacimenti nel sottosuolo: il GPL è un derivato dal Greggio o Petrolio sempre sotto forma di gas e il Gas Metano è invece già gassoso e non ha necessità di nessuna lavorazione.

Dal punto di vista molecolare, il Metano è un idrocarburo semplice formato da un solo atomo di carbonio e quattro di Idrogeno, mentre il GPL è più complesso e in esso sono presenti altri idrocarburi come il propano e butano.

Dal punto di vista della modalità con cui vengono trasportati i 2 idrocarburi abbiamo:

• GPL: attraverso la raffinazione del Greggio o Petrolio nelle raffinerie, viene estratto allo stato gassoso, per poi essere stoccato in bombole di diverse dimensioni allo stato liquido. In generale con lo sviluppo della rete di distribuzione del Gas Metano, il GPL è stato pian piano soppiantato ed oggi lo troviamo ancora in aree non raggiunte dai metanodotti.
• Gas Metano: esso non subisce alcuna lavorazione e viene estratto in forma gassosa, per essere subito stoccato e trasportato attraverso grandi tubature, chiamate metanodotti, a lunga distanza. Nel suo transito passa attraverso stazioni di controllo e pompaggio che permettono al Gas Metano di muoversi verso le varie destinazioni. Dove è presente la rete di distribuzione del metano, in linea generale, tutte le utenze sono ad esse collegate, sia domestiche, commerciali che industriali.

Un’ulteriore differenza riguarda la modalità di utilizzo: il Gas Metano prima di essere utilizzato deve essere attivato un GDM – Gruppo di Misura il quale registrerà i consumi prelevati; il GPL invece necessità della presenza di un serbatoio, chiamati comunemente Bombole o Bomboloni, da cui è possibile prelevare il gas e questi generalmente vengono forniti dagli stessi operatori che vendono e trasportano il GPL, offrendoli il più delle volte in comodato d’uso con l’intento di garantirsi le forniture future oppure in vendita senza alcun impegno con alcun fornitore.

GPL o GAS METANO

Unità di misura, rendimento e convenienza

I 2 idrocarburi nonostante siano allo stato gassosi, hanno 2 pesi diversi: il Gas Metano è molto più leggero rispetto al GPL che è una miscela di propano e butano. Il GPL si lavora a pressione bassa mentre il Gas Metano si conserva a pressione molto elevata.

L’unità di misura per i 2 gas sono anch’esse diverse: il Gas Metano viene misurato in smc (standard metro cubo) con l’aiuto di un GDM – Gruppo di Misura che ne certifica il volume che verrà fatturato al consumatore; il GPL viene misurato in l=litri ed entrambi hanno un costo in € Euro che deriva dalle contrattazioni sul Mercato del TTF per il Gas Metano e del Petrolio per il GPL.

Sia il Gas Naturale che il GPL hanno un elevato potere calorifico che li rende idonei per gli utilizzi cui possono essere destinati, specialmente per il riscaldamento, forni e negli ultimi decenni anche come combustibile per gli automobili.

Con 1 kg di combustibile, il GPL sviluppa un potere calorifico inferiore di 11.500 kcal/kg, mentre il Gas Metano 12.000kcal/kg e come già detto inquinano relativamente poco rispetto ad altre fonti fossili.

Per poter fare un confronto se conviene l’uno o l’altro, è necessario procedere alla conversione del GPL misurato in l=litri in metro cubo in modo da calcolare, per similitudine, i relativi costi.

Prima di capire se c’è convenienza, dobbiamo conoscere quanti l=litri formano un metro cubo: in generale con 1,5 l di GPL ho un equivalente di 1 metro cubo di Gas Naturale.

Sulla base dei costi dei 2 idrocarburi che potremmo ottenere dai diversi fornitori, potremmo effettuare un calcolo di mera convenienza o meno tra il Gas Metano al posto del GPL e viceversa. In linea generale e questo fino all’avvento della Crisi del Gas Russo , il costo del Gas Metano a parità di calore prodotto con il GPL, è nettamente inferiore rispetto a quest’ultimo.

Con l’arrivo della Crisi Energetica e le tensioni Russia-Ucraina, le condizioni sono di molto cambiate e un’analisi dettagliata dei costi/benefici in base alla tipologia di utilizzo del GPL sarebbe opportuna nonché necessaria farla per mani di tecnici e specialisti di queste tematiche in modo da capire realmente una concreta convenienza ad una trasformazione del vettore energetico da Gas Naturale a GPL.

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