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ENERGIA PULITA: per Renzi un NO Grazie…!


E’ notizia di ieri secondo la quale il Governo capitanato da Matteo Renzi non abbia intenzione di proseguire sulla strada della Green Economy.

Governo Renzi su Green Economy

Governo Renzi su Green Economy

Con il D.L. sulla competitività e della Norma “Spalmaincentivi” approvato dal Senato e diretta a tagliare la Bolletta Energetica del 10%, è previsto il taglio retroattivo delle risorse destinate agli impianti fotovoltaici che non solo farà fallire migliaia di aziende produttrici di energia, comprese molte piccole e medie imprese (PMI), ma metterà anche in crisi l’intera filiera e le tantissime imprese manifatturiere che hanno investito nel fotovoltaico per autoprodursi l’energia e rilanciare la propria competitività sul mercato sia nazionale che globale.

Un’altra batosta all’economia delle aziende ed imprese italiane che avevano scelto di investire in nuove tecnologie e quindi in innovazione per tagliare costi e aumentare la competitività (Vedi accumulo, SEU, smart grids) ma non solo: si allontanano anche quei pochi investitori esteri che avevano intravisto nel nostro paese delle possibilità di investimento con tempi di ritorno che vengono allungati e per di più Retroattivamente.

Una beffa vera e propria visto che il settore dell’energia rinnovabile di fatto gioca un ruolo determinante nell’abbattimento nel tempo del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica, che rispetto ad un anno fa è calato da 70 a 45 €/MWh. Ma il calo dei prezzi all’ingrosso continua a non riflettersi in bolletta, non certo per colpa delle rinnovabili [read more]

L‘inefficienza dello Stato Italiano e il cercare di Curare la malattia con il metodo sbagliato, riporta in scena ancora una volta la tagliola a chi produce / ai deboli, lasciando tutto l’ordinario al suo posto (Vedi costi della politica, istituzioni, ecc.)

Senza alcuna SPINTA all’Innovazione e allo Sviluppo, la ripresa nel nostro paese si sta allontanando e produrrà ancora più inefficienze e difficoltà tra gli operatori del settore e non.

… staremo a vedere cosa succedrà: cosa ne pensate?

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