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PAULOWNIA: Protezione e copertura della filiera …

Paulownia Total Geen


PAULOWNIA: Protezione e copertura della filiera …

Il 5 Ottobre scorso ci eravamo occupati nell’articolo PAULOWNIA era una Principessa … ed ora è un Bosco” [read article] per parlare di una spettacolare pianta a crescita veloce e dal legname di 1° qualità e presentare alcune delle possibili applicazioni della stessa in ambito della Green Economy.

E’ sempre più evidente dalle scelte della Unione Europea e delle nazioni ad essa appartenenti che gli Obiettivi UE 2020 e al 2030 per di più fissati nell’ultimo incontro dell’Europarlamento  E-28, stanno delineando tutta una serie di direttive, leggi e regolamenti incentrati verso una maggiore efficienza energetica che possa incrementare sempre di più l’autosufficienza energetica di tutta l’Europa dal Petrolio e dal gas naturale.

Non è pensabile un azzeramento dell’utilizzo di queste risorse dall’oggi al domani, ma una loro integrazione con altri combustibili e fonti di energia rinnovabili che possano limitarne il ricatto da parte dei fornitori attuali, certamente può essere fatto.

Nonostante a livello legislativo la strada non sia molto agevole e questa dia adito a varie interpretazioni, c’è un fatto inconfutabile sul quale possiamo essere d’accordo: una fonte di energia alternativa che sia in equilibrio con l’ecosistema deve essere con forza sostenuta e sviluppata per il bene dell’umanità.

Ecco che la PAULOWNIA, rappresenta a pieno una risorsa molto interessante per produrre combustibile a basso impatto ambientale: prima del suo utilizzo come legna e cippato da ardere per la generazione di solo energia termica (utilizzo nei camini o stufe) o anche di energia elettrica, attraverso la Cogenerazione o Trigenerazione, la Paulownia con l’azione della sua fotosintesi clorofiliana ha assorbito dall’atmosfera importanti quantità di anidride carbonica o CO2 attraverso le sue immense e belle foglie.

La PAULOWNIA può davvero essere considerata la regina delle piante: oltre ad avere una crescita veloce e un impatto sul territorio positivo (in tutti i sensi), offre una qualità del legname per usi industriale nel settore dell’arredamento eccezionale e come combustibile è fortemente apprezzato.

Un limite allo sviluppo della produzione di energia (es: cogenerazione) da combustibili differenti da quelli tradizionali è dovuto principalmente alla scarsa disponibilità di legname e cippato idoneo a questa funzione.

Esempio piantaggione della Paulownia

Esempio piantaggione della Paulownia

Con la PAULOWNIA questo problema è superato e si da il via ad una serie di progetti e progettualità per creare filiere energetiche o meglio, filiere energetiche sociali totalmente autonome che si auto sostengono: basti pensare a aree rurali completamente autosufficienti dal punto di vista energetico (sia energia termica che energia elettrica) che ricavano il legname e cippato dalla PAULOWNIA impiantata in terreni di loro proprietà, ECCEZIONALE no …?

In Italia ci sono diverse centinaia gli Ettari di terreno che sono stati adibiti a questa cultura: solo in Puglia ci sono più di 100 ettari di terreno dove cresce incontrastata la regina delle piante “PAULOWNIA” e accanto a queste culture sono nati o stanno per partire diversi progetti sia in ambito industriale (es: settore legno) che per l’utilizzo del legname e del cippato per la produzione di energia termica e energia elettrica da cogenerazione.

La PAULOWNIA oltre ad aiutare l’ambiente e l’ecosistema, cioè Total Green, può diventare un volano per la ripresa e lo sviluppo della economia Italiana.

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