La TECNOLGIA: solo un BENE per lo SVILUPPO…!

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La TECNOLGIA: solo un BENE per lo SVILUPPO…!

Automazione e robotica per lo sviluppo.


Senza nuove TECNOLOGIE, senza uso decisivo delle nuove tecnologie, si perde la SFIDA della ripresa e dello sviluppo di una società: lo dice Charles-Edouard Bouée, 45 anni, il nuovo Ceo di Roland Berger Strategy Consultants, una delle maggiori società di consulenza del mondo: 2.700 dipendenti, 51 uffici in 36 paesi, sede centrale a Monaco.

Aggiunge inoltre che «Senza digitalizzazione, robot, big data, automazione spinta, si fa la fine di Nokia o Kodak, ex aziende leader che hanno perso in breve tempo la sfida globale» … non possiamo che darle Ragione.

AUTOMAZIONE: Solo un bene per la società.

AUTOMAZIONE: Solo un bene per la società.

Secondo lo stesso Bouée, i pilastri sulla quale dovrebbe reggersi un’economia mondiale orientata allo sviluppo economico sono 3:

1) pieno utilizzo della tecnologia, dalla digitalizzazione ai big data …

2) organizzazione avanzata, piatta, ispirata ai moderni corpi militari che hanno tutte le specializzazioni organizzative e tecniche al loro interno …

3) un’attitudine a pensare sempre in maniera aperta e innovativa per «non rimanere impreparati di fronte ai mercati e alle tecnologie sempre mutevoli» …

Ovviamente questa nuova strategia manageriale sottolinea l’importanza per un Paese dell’istruzione, delle infrastrutture e ancora una volta dell’uso delle tecnologie in tutti i settori.

Ma l’Europa com’è messa a tal riguardo? ….

Beh… non bene: sono due i paesi nel mondo che hanno già raccolto la sfida dell’Innovazione TECNOLOGICA con successo: «Gli Stati Uniti, in un modo più strutturato, e la Cina, in modo più confuso ma dinamico».

La grande debolezza dell’Europa e di conseguenza della nostra bella Italia, è di non avere aziende leader globali nei settori strategici e innovativi (a differenza di Stati Uniti e della Cina): così potrà recuperare terreno solo a patto di investire sulle sue intelligenze e sulla sua cultura millenaria in maniera integrata a livello continentale. Negli anni 80 e 90 l’Europa e l’Italia erano le zone del mondo più creative: ora non più.

In campo industriale e manifatturiero, parlando dell’Italia, esiste un Know How che fa invidia a livello Mondiale ed una creatività che solo noi possiamo vantare: ci serve un po di coraggio e maggiore apertura alle nuove generazioni che con la loro cultura orientata alle nuove tecnologie e la loro maggiore formazione in tali ambiti, possano trainare l’economia Italiana da un’economia “PADRONALE” fondata sulla sola persona dell’Imprenditore con le sue capacità ed i suoi limiti, ad un’economia “MANAGERIALE” fondata sulle capacità, sulle competenze, sull’innovazione  e sullo spirito avventuriero di osare del Gruppo aziendale e manageriale…

Bisogna passare da un’economia aziendale fondata sul lavoro fisico, ad una economia aziendale fondata sul valore del Pensiero: l’applicazione di nuove tecnologie, come ad esempio l‘automazione e la robotica, se da un lato ha tolto qualcosa alla manualità, al bello di fare e realizzare, dall’altro ha permesso a queste persone o ad altre, di dedicarsi di più in ambiti di maggiore valore dove hanno potuto cedere al gruppo e all’azienda il loro Know How.

Non sempre l’inserimento dell’automazione e della robotica è possibile oltre che convenientemente economica: attraverso però un sopralluogo tecnico (light) di Professionisti e Specialisti in ambito Automazione e Robotica, è possibile capire la convenienza e la necessità per l’azienda; in questa fase è importante anche capire gli orizzonti cui tende l’azienda perché l’inserimento di una nuova tecnologia deve tener conto non solo del corrente bisogno ma del bisogno futuro, visto in senso di maggiore sviluppo e maggiore posizionamento dell’azienda sul suo mercato nazionale, Europeo e Globale.

Per maggiori info [contattaci]


 

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