Gas Naturale e Filiera …

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24 Luglio 2014
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Gas Naturale e Filiera …

Filiera del Gas naturale e della sua importanza per l'economia nazionale.

 


Il cosiddetto “Gas Naturale” è una miscela di diversi gas combustibili, idrocarburi e non. 

Sono Idrocarburi (cioè composti organici costituiti da carbonio e idrogeno) Etano, Propano, Butano e Metano. La massima parte del Gas Naturale è composto dal Gas Metano impropriamente chiamto solo METANO.
Sono Non Idrocarburi, fra gli altri, anidride carbonica, azoto, idrogeno solforato.

Il Gas Naturale viene misurato in base al volume, ossia alla porzione di spazio che occupa; il suo volume varia in funzione della sua temperatura e della sua pressionePresente nel sottosuolo, quasi sempre in associazione a giacimenti petroliferi, il Gas Naturale è una comune fonte di energia per fini sia industriali sia civili.

Rispetto ad altre fonti di energia come il petrolio, il carbone o la legna, l’impatto ambientale del gas è decisamente inferiore. La sua combustione, infatti, non genera né ossidi di zolfo né prodotti ad alta complessità, ma solo composti di anidride carbonica e acqua.

Le unità di misura del gas utilizzate sono:

Volume

  • Metro Cubo Standard (Sm3 o Smc): Unità di misura dei gas, impiegata in condizioni definite “standard”, ossia alla pressione atmosferica e alla temperatura di 15°C.
  • Normal Metro Cubo (Nm3 o Nmc): Unità di misura usata per il gas in condizioni “normali”, ossia alla pressione atmosferica e alla temperatura di 0°C. Si usa anche per la misura del gas liquido (GPL).

Nota: La relazione tra normal metro cubo e metro cubo standard è espressa dalla formula: 1Nm3 = 1.056 Sm3.

Pressione

  • Atmosfera : Si definisce atmosfera la pressione esercitata a livello del mare da una colonna di mercurio alta 760 mm.
  • Bar: Unità di misura comunemente impiegata per la pressione del gas naturale; 1 bar corrisponde a circa 1,013 atmosfere.

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Per capire come arrivi nelle case, aziende, industrie bisogna tener presente la composizione della Filiera del Gas Naturale …

Il mercato del Gas Naturale in Italia si articola in quattro fasi fondamentali:

1. Approvvigionamento, con le due distinte attività di:
– Produzione
– Importazione

2. Trasporto

3. Stoccaggio e dispacciamento

4. Distribuzione, a sua volta divisa in:
– Grande distribuzione, o primaria, a grossi utilizzatori e aziende distributrici
– Distribuzione locale, o secondaria, a piccoli utenti finali – privati e imprese locali

1. Approvvigionamento:

Produzione: Nell’ambito della produzione di Gas Naturale rientrano alcune attività regolamentate direttamente dal Ministero delle Attività Produttive, quindi dallo Stato. Per poterle esercitare è perciò necessaria un’apposita concessione o uno speciale permesso rilasciato dal Ministero. Si tratta di:

  • Prospezione, rilievi geomorfologici finalizzati all’indagine della natura del suolo o del fondale marino …
  • Attività di ricerca, mirata ad individuare i giacimenti …
  • Coltivazione, ovvero estrazione degli idrocarburi dal giacimento …

 

– Importazione: Ufficialmente svincolata da concessioni e permessi, anche l’attività di importazione risulta comunque regolata da una sorta di “monopolio di fatto”, determinato dai significativi oneri d’impresa che comporta. Infatti importare Gas Naturale richiede:

  • la gestione di trattative e rapporti con gli stati produttori, collocati a volte in aree politicamente a rischio o comunque instabili come ad esempio Russia e Algeria …
  • una notevole capacità finanziaria, in grado di sostenere contratti complessi, stipulati con stati esteri, di durata particolarmente lunga (20-25 anni) e con formula take or pay, cioè con l’obbligo per l’importatore di garantire al fornitore ricavi pari fino al 90% del valore complessivo del contratto, indipendentemente dai volumi prelevati …
  • la realizzazione di metanodotti per il trasporto del gas dal paese produttore a quello di consumo …

Gradualmente cresciuto nel corso degli anni, in Italia il peso delle importazioni rispetto alla produzione nazionale supera oggi il 70%.

I principali paesi fornitori dell’Italia sono, nell’ordine Russia, Olanda e Algeria.

 

2. Trasporto

 

L’attività di trasporto consiste nella conduzione del Gas Naturale, dal luogo di produzione, estero o nazionale, o dai campi di stoccaggio sino alle rete di distribuzione locale, cui sono allacciati gli utenti finale. Esso avviene attraverso …

 

La Rete Primaria: Il trasferimento avviene principalmente tramite gasdotti ad alta pressione, che costituiscono la cosiddetta “rete primaria” e che sono caratterizzati da condotte di notevole dimensioni. La particolare evoluzione del settore in Italia e gli onerosi investimenti richiesti dalla realizzazione di una rete di gasdotti hanno determinato anche per il trasporto un “monopolio di fatto”: circa il 97% della rete primaria italiana è di proprietà SNAM.
La rete primaria italiana ha una lunghezza di quasi 30mila chilometri ed è diffusa in modo capillare su tutto il territorio nazionale, ad esclusione della Sardegna, dove sono invece presenti reti urbane alimentate a GPL, cioè Propano.

 

• Il Trasporto via Nave: Nel mercato italiano, significativa è anche la quota di gas trasportato via nave. In questo caso, il gas viene liquefatto e mantenuto liquido a bassa temperatura (si parla allora di Gas Naturale Liquefatto – GNL – oLiquid Natural Gas – LNG). L’unico impianto dove è però possibile ricondurre allo stato gassoso il GNL è il terminale di Panigaglia, in provincia di La Spezia, realizzato alla fine degli anni Settanta e ammodernato negli anni Novanta. Qui il gas liquido viene scaricato a una temperatura di circa –160°C e immesso in due serbatoi di capacità complessiva di circa 1 miliardo di metri cubi. Viene quindi vaporizzato,
compresso e immesso nel gasdotto.

 

3. Stoccaggio e dispacciamento

 

Strettamente correlate alla fase di trasporto sono le due attività di stoccaggio e dispacciamento.

 

• Stoccaggio: In Italia, l’ampio ricorso al gas per usi domestici, finalizzati soprattutto al riscaldamento delle abitazioni, determina notevoli variazioni stagionali nei consumi.
Si rende allora necessario “conservare” il gas importato o prodotto, depositandolo in apposite
riserve. Questa fase di deposito è lo stoccaggio e avviene all’interno di serbatoi naturali, in Italia tipicamente rappresentati da vecchi giacimenti esauriti. A livello nazionale, la capacità di stoccaggio è rappresentata da 9 giacimenti, 8 dei quali in un’area tra la Lombardia e l’Emilia Romagna. La capacità complessiva è pari a 28 miliardi di metri cubi di Gas Naturale.

 

• Dispacciamento: L’equilibrio fra domanda e offerta di gas richiede un controllo costante della rete di trasporto ed è garantito dal dispacciamento, simile all’elettrico. Sul piano operativo, il monitoraggio della rete viene attuato tramite dispositivi di telecontrollo che agiscono sulla pressione del Gas Naturale in entrata dai giacimenti naturali o da quelli di stoccaggio, regolando anche i flussi in determinati tratti della rete. La pressione del gas viene regolata tramite apposite centrali di compressione e decompressione, collocate in punti nodali della rete di trasmissione e distribuzione.

 

4. Distribuzione

 

La distribuzione è la fase conclusiva della filiera del gas e si distingue in primaria e secondaria.
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• Distribuzione primaria: Consiste nella vendita a grossi utenti industriali e termoelettrici e ad aziende di distribuzione civile. Tecnicamente consiste nell’allacciamento diretto di questi utenti alla rete primaria, che trasporta il gas ad alta pressione.

 

• Distribuzione secondaria: Consiste nella vendita diretta alle famiglie o piccole attività, per la quale è necessaria una fornitura in bassa pressione: l’allacciamento della rete di distribuzione alla rete in alta pressione avviene tramite appositi impianti di decompressione.

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